Momò Calascibetta

Momò CalascibettaMomò Calascibetta nasce a Palermo nel vicolo del Forno….

Si laurea in Architettura nel 1977 con Gregotti e Pollini e, nonostante l’intrigante passione per essa, sceglie la Pittura che aveva praticato sin da piccolo.

Alla mostra”Il sacro nell’Arte”, nel 1977 presso l’Arcivescovado di Palermo, presenta l’opera dal titolo “Processione e Processi” che lo pone subito all’attenzione della critica e del pubblico ma che scatena la reazione di censura dalla parte del clero. Infatti chiara è la condanna che Momò fa alla ipocrisia della chiesa davanti alla sofferenza delle creature umane sin dalla prima sua tela esposta : “SE LASCI CORRERE LIBERO IL PENSIERO RIESCI PERICOLOSO SENZA SAPERLO!”

Leonardo Sciascia visita questa mostra ed inizia così un rapporto segnato da reciproco rispetto e totale intesa che porterà lo scrittore a definire per primo la pittura di Calascibetta come il racconto dettagliato….”dell’imbestiamento di una classe di potere già sufficientemente imbestiata nella più lata avarizia e nella più lata rapacità…”Esegue diverse scenografie teatrali tra cui “Il Castello” di Kafka per la rassegna “Incontroazione “ dell’Università di Palermo.

Fondamentale in questi anni è il suo incontro con Enza Lauricella , cantante popolare che con gli acuti della sua voce, dice il critico Guido Valdini, scaglia pietre in piena faccia ai politici che governano l’isola. Nasce il primo e unico figlio Filippo che si dedica alla musica classica e in particolare al contrabbasso barocco.

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